Giorno Pagano Europeo della Memoria

IL PAGANO ALLA RICERCA DELL'INFORMAZIONE: LE INFORMAZIONI DAI LIBRI: BIBLIOGRAFIE E CATALOGHI

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Sommario

 

In questa lezione cominceremo a vedere come trovare sui libri delle informazioni che ci possono interessare e parleremo di bibliografie e cataloghi, imparando così qualche termine tecnico usato dai bibliotecari che ci può tornare utile per facilitare la ricerca.

Bibliografie

La parola bibliografia ha diversi significati, ma in questo contesto ce ne interessano in particolar modo due. Il primo, più generico, è quello di elenco di libri; libri che potrebbero riguardare un certo argomento, essere stati pubblicati in una certa lingua o in una certa area e così via. Oppure questi libri potrebbero non avere nulla in comune e la bibliografia voler essere una bibliografia universale, che elenca cioè tutto quanto è stato pubblicato, anche se la cosa è di fatto impossibile, per cui generalmente le bibliografie sono elenchi di libri con una caratteristica in comune. Ad esempio, in Italia la Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze pubblica la Bibliografia Nazionale Italiana, elenco periodico di tutte le opere pubblicate in lingua italiana. Proprio tutte? In realtà no, perché esistono delle categorie di pubblicazioni che ne sono escluse; di queste categorie ci si ricorda più facilmente dei testi scolastici e delle pubblicazioni pornografiche. Questo per dire quanto sia importante conoscere i criteri con cui una certa bibliografia è stata fatta, per sapere se è lo strumento giusto per noi: che cosa comprende? Ha dei limiti temporali o spaziali? Ha dei limiti linguistici? E’ inutile consultare una bibliografia di testi sulla mitologia greca se poi scopriamo durante la consultazione che essa comprende solo i libri pubblicati in tedesco, lingua che magari non conosciamo.

Un altro significato con cui la parola bibliografia è spesso usata è in quell’appendice a certi saggi che riporta i volumi consultati dall’autore del saggio in questione. Talvolta si parla più correttamente di riferimenti bibliografici, perché a rigore una bibliografia su un dato argomento dovrebbe comprendere tutto il pubblicato su quel dato argomento. Talvolta invece in coda ai saggi c’è una bibliografia vera e propria, magari selettiva, di testi che l’autore consiglia per approfondire l’argomento da lui trattato. Che si tratti di bibliografia o di un elenco di riferimenti bibliografici, si tratta comunque di uno strumento indispensabile non solo per gli approfondimenti che potremmo voler condurre su una certa materia, ma anche, nel caso dei riferimenti bibliografici in particolar modo, per capire come si è mosso l’autore e in base a quali teorie ha elaborato le proprie.

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Cataloghi

Anche il catalogo è un elenco di libri, anche se oggi con l’informatizzazione ha assunto piuttosto la forma di un database invece che di una lista scritta. I libri contenuti in un catalogo hanno però una caratteristica particolare in comune, una caratteristica che i libri presenti in una bibliografia non hanno, altrimenti la bibliografia si trasformerebbe in un catalogo: sono tutti posseduti da una biblioteca ben definita o da un gruppo di biblioteche. Il catalogo ci informa sul posseduto di una certa biblioteca. Mentre quindi la bibliografia, potremmo dire, considera i libri dal punto di vista del loro contenuto e non si interessa del come e del dove questi siano reperibili, il catalogo si occupa dei libri considerandoli come oggetti fisici che si trovano in un certo posto. Alla fine, è il catalogo che ci permette di ottenere concretamente le informazioni: anche se leggendo una bibliografia scoprissimo l’esistenza di un libro, dopo dovremmo ricorrere al catalogo di una o più biblioteche per scoprire dove possiamo andarlo a leggere. Per questo, sul catalogo bisogna spendere qualche parola in più, anche a costo di risultare, a volte, scontati e banali.

Secondo le teorie sui cataloghi, il catalogo di una biblioteca è quello strumento che ci permette di sapere quali opere di un certo autore, quali edizioni di una certa opera e quali opere su un certo soggetto possieda la biblioteca. Ci permette inoltre di sapere se la biblioteca possieda o meno un certo libro di cui conosciamo autore e/o titolo. Autore, titolo, edizione e soggetto sono alcuni attributi, cioè caratteristiche distintive, dei libri che stiamo cercando. Eccezion fatta per l’edizione, sono anche le chiavi di ricerca che si usano più frequentemente in un catalogo, ma sulle modalità di ricerca torneremo nella prossima puntata, quando parleremo dei cataloghi informatizzati, come sono quasi tutti i cataloghi oggi. Prima infatti dobbiamo cercare di spiegare meglio la questione degli attributi.

Quella che si trova nel catalogo è infatti una descrizione del libro, attraverso alcune sue caratteristiche, tra cui appunto, autore, titolo, soggetto, edizione. Ma in una scheda catalografica, cioè in una singola descrizione, ci sono diversi altri attributi, che non sono immediatamente utili alla ricerca, ma sono indispensabili poi per capire se i libri che sono il risultato della nostra ricerca ci servono o no. Facciamo un esempio: mettiamo che ci interessi approfondire la figura del dio Pan. Certamente non ci metteremo a cercare in un catalogo in base alla lingua in cui un libro è stato scritto, cioè sfogliando la lista di tutti i libri in italiano che la biblioteca possiede, perché avremmo come risultato un elenco sterminato di libri, pochi dei quali magari parlano del dio Pan. Però, se otteniamo una lista di libri che parlano del dio Pan facendo una ricerca appropriata, la lingua in cui questi libri sono scritti diventa un attributo importante per permetterci di scegliere i libri che possiamo leggere perché conosciamo quella lingua. Lo stesso vale per l’anno di pubblicazione: forse non ci interessa tanto sapere quali libri della biblioteca sono stati pubblicati nel 2008, ma ci interessa distinguere, all’interno della nostra ricerca, i libri più recenti da quelli che lo sono meno. Avrete notato che ho detto "anno di pubblicazione": nel linguaggio catalografico, edizione e pubblicazione sono due cose diverse. Chi conosce l’inglese in questo caso è facilitato, perché sa che in inglese editor è il curatore e publisher l’editore; anche nei cataloghi la pubblicazione è quella che fa l’editore (ad esempio Mondadori, Feltrinelli, Rizzoli, Bompiani, Il Mulino e così via), mentre l’edizione fa riferimento alla versione di un’opera, come nell’indicazione "seconda edizione riveduta e aggiornata" che può comparire talvolta nei libri.

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Come si cerca un libro: autore, titolo e soggetto

Dal momento che questa non è una lezione di catalogazione e il come si costruisce un catalogo può interessarvi relativamente non mi dilungo in un elenco di attributi, che peraltro potete divertirvi a scoprire da soli utilizzando uno dei molti cataloghi online, ma mi soffermo sui tre attributi principali dal punto di vista della nostra ricerca: autore, titolo e soggetto.

Nella prossima puntata vedremo come utilizzare questi attributi per fare una ricerca nel catalogo online di una biblioteca, ma prima dobbiamo vedere di individuarli correttamente, cosa che ci sarà utile non solo per il catalogo, ma anche per la bibliografia, come vedremo tra poco. Avete un libro sotto mano? Apritelo e osservate la prima pagina o comunque quella pagina stampata che riporta, in genere in grande, il titolo del libro, insieme ad altre indicazioni. Quella pagina, che è detta frontespizio, riporta naturalmente anche il nome dell’autore e di altre persone coinvolte nella "creazione" del libro: curatori, traduttori e illustratori, contraddistinti da indicazioni come "a cura di", "tradotto da" o "illustrazioni di". In basso nella stessa pagina compare di solito anche il nome dell’editore, ma ai fini della ricerca in catalogo, l’editore è un attributo che prenderemo in considerazione solo in un secondo tempo, quando cioè avremo già fatto una prima ricerca usando uno degli attributi principali già nominati e dovremo verificare che il libro risultato dalla ricerca è proprio quello che volevamo.

Torniamo al nostro autore; abbiamo appena visto come viene identificato il nome dell’autore in un libro; tuttavia è più facile che ci capiti di dover cercare sul catalogo un libro conoscendo il nome dell’autore. Il catalogo informatizzato, su computer, ci dà meno problemi, perché l’ordine in cui si scrive il nome dell’autore, purché lo scriviamo giusto, importa meno, e vedremo nella prossima trasmissione in quali casi è importante e in quali no. Facciamo un esempio pratico: voglio una raccolta di poesie di Federico Garcia Lorca. In questo caso l’autore ha due cognomi; se ho a disposizione un catalogo informatico, posso cercare come autore "Federico Garcia Lorca" "Garcia Lorca" "Lorca, Federico Garcia" e i libri dovrebbero comunque saltar fuori: è come se usaste un motore di ricerca, che tratta le parole come se fossero scollegate tra loro. Se però ho un catalogo cartaceo o sto cercando in una lista di autori, è come cercare su un elenco telefonico: devo sapere sotto quale lettera troverò il nome che cerco e sicuramente il cognome viene prima del nome. Una particolarità che può interessare i ricercatori pagani, che magari vogliono consultare degli scritti di autori antichi, è che gli autori classici sono elencati sotto il loro nome latino (anche quelli greci); anche santi antichi, papi e re sono spesso inseriti per nome anziché per cognome. Ormai però quasi tutti i cataloghi delle biblioteche sono informatizzati e questo ha reso più facile la ricerca, perché il catalogo ci reindirizza automaticamente al nome cercato: da Omero a Homerus, per esempio, da Giuliano a Julianus.

Per quanto riguarda il titolo, non dovrebbero esserci difficoltà ad individuarlo, però anche qui ci sono alcune cose a cui prestare attenzione, soprattutto quando si va a cercare in un catalogo un documento di cui si è avuto notizia da una bibliografia, magari da un programma universitario o da un libro.

Le bibliografie di questo tipo non riportano soltanto notizia di volumi interi, ma anche di saggi o articoli contenuti in miscellanee, atti di congressi e periodici. Però sono poche le biblioteche che quando ricevono una rivista o un volume formato da più saggi inseriscono in catalogo i singoli articoli, perciò bisogna saper leggere una bibliografia per individuare i dati della rivista o del volume in cui è contenuto l’articolo che ci interessa. Di solito, una bibliografia presenta i libri secondo lo schema autore, titolo (di solito in corsivo), luogo di pubblicazione, casa editrice, anno di pubblicazione: es. Rosa Agizza,Miti e leggende dell’antica Roma, Roma, Newton & Compton, 2002.

Se però non si tratta di un libro ma di un articolo, dopo il titolo dovreste avere la parola "in", che indica che quel titolo è contenuto in ciò che segue. Se è contenuto in una rivista, trovate il titolo della rivista, intero o abbreviato in una sigla, il numero della rivista, l’anno e le pagine. Quando trovate una sigla, cercate l’elenco delle abbreviazioni: spesso nelle bibliografie dei libri più specialistici e meno divulgativi, le riviste consultate più spesso o più tipiche di quel campo di studi sono citate attraverso delle sigle, che possono essere note agli studiosi del settore, ma non a voi, né al bibliotecario che vi assiste nel cercarle, perciò quando poi andate in biblioteca, andateci con il nome della rivista e non con la sigla, perché non è detto che chi lavora in biblioteca sia in grado di aiutarvi. Se invece l’articolo che vi interessa è un saggio contenuto in un altro libro, questo libro viene sempre specificato attraverso autore, se c’è, titolo, luogo di pubblicazione, casa editrice e anno, con l’aggiunta spesso delle pagine di inizio e fine dell’articolo in questione. Alcuni esempi:

G.M. Fabrini, Dal culto pagano al culto cristiano: testimonianze archeologiche e documentarie per l’area del Ss. Crocifisso a Treia, «Picus», 10 (1990)

M. T. Di Luca, Il ‘Lucus Pisauriensis’, in Pesaro nell’antichità. Storia e monumenti, Padova, Marsilio, 1995

Il primo esempio è un articolo tratto dalla rivista Picus, il secondo è un saggio all’interno del volume Pesaro nell’antichità: questi sono i titoli da cercare nei cataloghi per sapere in quali biblioteche trovare quello che ci interessa.

Esiste un altro attributo importante nelle ricerche: il soggetto. Il soggetto è l’argomento di cui parla il volume o l’articolo che ci interessa; potrebbe sembrare il modo migliore per fare una ricerca in un catalogo, però prima bisogna capire come viene formulato il soggetto, perché la ricerca per soggetto non dà sempre risultati pienamente soddisfacenti. E’ vero che esistono e sono esistiti cataloghi cartacei per soggetto (la biblioteca Marciana di Venezia ad esempio ha ancora il catalogo cartaceo accanto a quello su computer), ma la ricerca di libri su un certo argomento è cambiata molto con l’introduzione del catalogo informatizzato, perciò ne parleremo meglio la prossima volta, quando per l’appunto tratteremo di come si fa una ricerca su catalogo informatizzato.

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Manuela Simeoni

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