Giorno Pagano Europeo della Memoria

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TESTO DELLA PETIZIONE

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Historia magistra vitae, così Cicerone la definisce nel De oratore. La storia, il ricordo degli avvenimenti e delle dinamiche del passato come monito per il futuro.

Chi oggi vuole definirsi pagano, o comunque riallacciarsi alle antiche religioni, non può ignorare la storia che egli fa propria. Come non si può far finta che nulla sia cambiato e ricreare un’utopia di rievocazione del passato, dal momento che l’essenza della religio pagana è anche il suo viverla nella vita, cancellando artificiosamente la distanza storica tra noi e gli antichi, così non si può ignorarla, evitando di guardare al passato, con il rischio di ripetere gli stessi errori.

La memoria soprattutto delle difficoltà passate è fondamentale e non si può assolutamente far finta di non vedere i massacri e le distruzioni a cui i pagani sono andati incontro nella storia. Un pagano che voglia dirsi tale non può credere che bastino delle scuse a cancellare con un colpo di spugna la polvere dei templi fatti abbattere da Costanzo e dai suoi successori, il sangue dei Sassoni sterminati da Carlo Magno, le ceneri delle streghe arse sul rogo. Né può sopportare che questo avvenga nella società in cui egli vive.

Cercare e dare la conoscenza di questi fatti: ecco lo scopo che si prefigge la proposta di un giorno pagano europeo della memoria, un giorno in cui ricordare gli orrori per non dimenticarli. Ma anche un giorno in cui celebrare la rinascita del paganesimo, perché se c’è un giorno pagano della memoria, significa che ci sono pagani che ricordano.

Occorre quindi fissare una data che tutti i gruppi possano celebrare, con attività di divulgazione innanzitutto, dato lo scopo della ricorrenza, e con i riti che ciascuno si sentirà. Probabilmente si potrebbe istituire un giorno della memoria per quante sono le nazioni europee, fissando una data significativa, ed è auspicabile che ogni gruppo pagano lo faccia davvero. Tuttavia propongo come data comune una data che può essere considerata significativa del processo di annientamento del paganesimo che prese il via in Europa e che durò, a partire da questa data, pur trattandosi di un processo cominciato molto prima, quasi un millennio esatto. La data è il 24 febbraio: l’anno era il 391 e.v. e in questo giorno fu emanato l’editto di Teodosio a carattere generale, che proibiva tutte le forme di culto e persino di guardare le statue degli dei. Altri ne seguirono lo stesso anno dello stesso tenore; ma quello che è più importante e che fa propendere per questa data è che quell’anno si spense il fuoco di Vesta nel tempio di Roma. Un simbolo dell’oscurantismo che, già cominciato in realtà sotto Costantino, era destinato a dilagare fino al 1386 e.v., con la conversione ufficiale della Lituania, ultimo paese europeo rimasto pagano, e che era già stato annunciato undici anni prima dall’ultimo Ierofante del culto di Eleusi.

L’istituzione di un giorno pagano europeo della memoria è per questo importante per la rifondazione del paganesimo che, purtroppo, deve avvenire sulle ceneri, anche se ancora calde, del paganesimo antico.

Aderisci a questa iniziativa firmando la petizione online e contribuendo a diffondere la conoscenza dei fatti e del paganesimo.

 

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